domenica 23 agosto 2015

CADUTA E RINASCITA DI UN IMPRENDITORE WEB (di STEFANO FELTRI)

C'E' VITA ANCHE DOPO L'ESPLOSIONE DELLA BOLLA: IL NASDAQ, LA SPECULAZIONE E LA NEW ECONOMY.

Il titolo originale era "EXITO PARA PERDE DORES", cioè "SUCCESSO PER PERDERTI". In Italiano diventa "IL KUNG FU PER IMPRENDITORI DEL MAESTRO YAN", che fa sembrare il corposo FUMETTO di DAVID CANTOLLA e JUAN DIAZ-FAES un manuale di autoaiuto invece che un'autobiografia.

DAVID CANTOLLA, per l'occasione sceneggiatore di FUMETTI, oggi è un creativo di successo nell'animazione per bambini e dei videogiochi, alla fine degli anni Novanta era uno dei protagonisti del boom della NEW ECONOMY in SPAGNA e non solo con una società chiamata TEKNOLAND.

Il FUMETTO racconta la sua caduta, quando scoppia la bolla delle "dot com" (tutto quello che suonava come un sito Internet trovava subito investitori disposti a scommettere) e la forza interiore- molto americana- con cui DAVID decide di ricominciare da zero, dopo aver visto tutta la sua ricchezza svanire.

Ci sono varie che funzionano in questo FUMETTO: i comics si stanno dimostrando uno strumento molto efficace per raccontare l'economia, e DAVID lo fa. Il disegno di DIAZ FUENTES è bizzarro, le facce hanno un naso che sembra posticcio e con la prospettiva cubista, ma il suo minimalista riesce a essere comunicativo e perfino divertente. I difetti sono vari: il montaggio narrativo mette a dura prova la comprensione, raccontando la storia (non semplicissima) di come scoppia la bolla TEKNOLAND dalla fine retrocedendo gradualmente verso l'inizio.

Ogni capitolo è cronologicamente precedente quello che precede. Chiaro ,no? Gli inserti sul maestro di Kung fu che riassumono la morale da trarre dai catastrofici eventi sono utili, soprattutto per chi non mastica di finanza. Montaggio a parte, c'è un punto criticabile dovuto alla natura autobiografica del lavoro: la caduta di TECNOLAND, di cui mai si chiarisce (volutamente) di che si occupava, perché tutto non era importante, è parte dello scoppio della bolla. E' il mercato che si corregge, l'esuberanza irrazionale degli investitori cede il passo al buon senso.

Quello che è strano è DAVID CANTOLLA fosse diventato riccissimo, non che perda tutto. Il gioioso senso ,di liberazione con cui l'imprenditore accoglie la rovina non sarà stato condiviso dalle persone che ha dovuto licenziare o dai risparmiatori che hanno visto precipitare le loro azioni al NASDAQ. Ma anche dipendenti e risparmiatori, in fondo, avevano prosperato sull'illusione di ricchezza della bolla. Una lezione per quelli che oggi valutano UBER 50 miliardi di dollari senza guardare a quanti utili fa davvero.

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